Lezione da Matrix

7 mag 2008



Sono subissato di SMS e mail cui non riesco a rispondere.
Pare che l’ultima puntata di Matrix, la trasmissione notturna di Enrico Mentana passata per le antenne dell’Altissimo, abbia fatto sconquassi e abbia turbato più di una coscienza. Vediamo di raccogliere le idee. Intanto, a quell’ora si è in fascia protetta e, dunque, Gasparri e Giugliano sono ostensibili al pubblico senza incorrere in sanzioni di legge. Mentana Enrico è a libro paga e fa esclusivamente il suo dovere di cortigiano. Se, poi, preso dall’entusiasmo aziendale di compiacere casta e padrone, consente a qualcuno dei cabarettisti intervenuti di debordare con insulti rivolti a Stefano Montanari, l’ovvio outsider, e ai suoi 120.000 miserabili elettori, la cosa è del tutto comprensibile perché leccare la mano al padrone male non fa.Proseguendo, essere dotati di un quoziente intellettivo vistosamente sotto media, padroneggiare una cultura che tradisce l’analfabetismo, essere il risultato di un’educazione che non è superiore a quella dei teppisti da curva di stadio sono tutte cose che non costituiscono reato e che non impediscono legalmente ad alcuno di accedere alla carriera politica, a quella universitaria o a quella giornalistica. Dopotutto, se abbiamo una conduzione dello stato che ci fa vergognare quando andiamo all’estero, se le nostre università occupano posti in classifica di assoluta retroguardia e se la qualità della nostra informazione guarda dal basso quella di paesi che abbiamo sempre giudicato come di “Terzo Mondo”, qualche ragione ci deve pure essere. E Mentana Enrico, da buon giornalista, queste ragioni ce le ha volute palesare.Entrando appena più nel dettaglio, qualcuno potrà, magari, preoccuparsi di essere rappresentato da Gasparri e preferire la versione seria, quella di Neri Marcorè. Io, dilettante distoria romana, non sono affatto preoccupato, invece. L’imperatore Caligola nominò senatore Incitatus, un cavallo da corsa appartenente alla squadra dei Verdi (Pecoraro e famiglia non c’entrano: la squadra si chiamava davvero così), e l’Impero andò avanti ancora per secoli. Oggi, è vero, cavalli come quelli non ce ne sono più, ma gli equini, vivaddio!, mica si sono estinti! E allora, apprezziamo il ragionamento gasparriano senatoriale: Montanari ha avuto zero voti e, dunque, è un pessimo scienziato. Per quanto cerchi il pelo nell’uovo, non mi pare faccia una piega, almeno secondo i dettami della scuola filosofica in cui lo statista vive, prospera e c’illumina.A questo punto mi astengo dal tesserne ulteriori lodi perché credo si sia ampiamente compresa la statura del personaggio. Personaggio cui, fuori onda mentre venivo ricoperto d’insulti (da quel pulpito, meritatissimi) ho assicurato la presenza mia e di PER IL BENE COMUNE anche alle prossime elezioni. Questo tanto per tenerlo allegro. Vorrei soltanto aggiungere che ho molto apprezzato l’acutissima critica, peraltro di una civiltà esemplare, portata alle posizioni di Beppe Grillo. La chiave di tutto sta nell’incidente stradale che vide protagonista il comico e nella sua denuncia dei redditi (“quelli che denuncia,” ci strizza d’occhio il senatore.) Da qui il crollo di tutto ciò che Grillo sostiene.Dire di Michele Giugliano mi è difficile. Al cospetto di un luminare che, nel silenzio di un politecnico che va cercato nei bassifondi delle classifiche mondiali, ha effettuato una rivoluzione di stampo copernicano di tutta la scienza non posso che prostrarmi abbagliato. È grazie a lui che ora siamo consci di come il principio di conservazione della massa sia fallace opera dei biechi ambientalisti: in realtà, metti tutte le porcherie del mondo in un inceneritore, anzi, in un “termovalorizzatore”, e dal camino esce un grato sentore di violetta e null’altro. Gas velenosi, polveri… Sparito tutto! Del resto, anche il popolo intervistato da Canale 5 nell’occasione ce lo certifica: tutti in letizia a riempire i polmoni sotto il “termovalorizzatore”. L’unico che dicesse il contrario avete visto tutti che argomenti aveva e come farfugliava.Ma Giugliano non si ferma qui: lui le polveri non le caratterizza chimicamente, non s’interessa della loro forma, non ne valuta la biocompatibilità. Lui quelle polveri le misura. E che c’importa, poi, di che roba è? Che c’importa di quelle polveri che si formano lontano (polveri secondarie)? Che c’importa delle ceneri tossiche? Che c’importa del destino che avranno le polveri catturate dai filtri? Le indagini epidemiologiche, la documentazione scientifica soverchiante, gli ordini dei medici che implorano di fermare la strage? Ma scherziamo? Noi abbiamo il professor Veronesi, dotato di bollino anche dall’oppositore politico ma, comunque, leale compagno di casta, Gasparri, che ci rassicura: zero! Le prove scientifiche? Lo ha detto LUI, e questo basti. Ma LUI che prove ha fatto? A LUI non servono le prove. E ancora non è finita: il bilancio energetico degl’inceneritori è positivo. Parola del luminare. I conti non tornano? A noi che paghiamo non tornano. A loro tornano eccome.Poi il colpo di grazia: come hanno sottolineato tutti gli ospiti, il “termovalorizzatore” è indispensabile e, dunque, a che serve mettere sul tavolo le esperienze di città come San Francisco, Seattle, Perth, Edmonton, ecc. che questa macchina miracolosa non ce l’hanno, e invece con l’immondizia danno lavoro, non inquinano con quel tipo di combustione e fanno pure soldi? Come ci ha svelato il professor Giugliano aprendoci finalmente gli occhi, si tratta di esperienze limitate a cittadine sperdute del Canada. (San Francisco, USA, 850.000 abitanti; Seattle, USA, 600.000 abitanti; Perth, Australia, 1.600.000 abitanti., Edmonton, Canada 1.040.000 abitanti). Da noi, l’inceneritore ci vuole, come tutti i politici, in ecumenico accordo, c’insegnano. Come si farebbe, sennò, a mantenere la politica più lussuosa del mondo e tutta la corte dei miracoli di “scienziati” e “giornalisti” che le fanno codazzo? Il giornalista pettinato strano? Non saprei. Ancora una volta, la faccia non costituisce reato e nemmeno la totale disinformazione. Spero solo di non incontrarlo in una stazione della metropolitana di notte, ma in questo non c’è nulla di scientifico. In conclusione, la colpa è mia: non mi sarei mai dovuto prestare a far da contorno.

Stefano Montanari

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Pubblicato da Faber alle 19:36  
4 commenti
Anonimo ha detto...

OPERAZIONE TRASPARENZA
Ecco come imbavaglieranno le nostre proteste sugli inceneritori e spianeranno la strada alle centrali nucleari:

http://www.pressante.com/index.php?option=com_content&task=view&id=973&Itemid=1

Bisogna ammettere però che la fantasia non gli manca...

8 maggio 2008 alle ore 19:27  
Anonimo ha detto...

Ho per le mani proprio ora il "bellissimo" opuscolo che Hera mi spedisce ogni tanto assieme alle bollette... In cover una struttura anomala a metà tra Gaudì e un minareto, tutta scintillante che sembra partorita dal regista delle febbre del sabato sera...
A pag. 5 l'immagine viene ripresa e sotto l'immancabile volto del nostro garante sulla salute Prof. Veronesi, e ora i titoli per i non fortunati lettori di questo opuscolo da gabinetto: “L'Europa li vuole in città» e sotto ”Anche Veronesi li assolve a pieni voti, sono sicuri, il rischio tumori è zero». Nell'articolo oltre blaterale sulle città che li hanno in adozione si specifica che "producono calore" e che "riducono le emissioni di anidride carbonica, un gas responsabile dell'effetto serra" oltre che naturalmente alleggerire le discariche...
L'articolo chiude poi con la chiosa di Veronesi che asserisce: «non ci sono alternative, i rifiuti o li mettiamo sottoterra o li bruciamo...»
Ora il punto d'unione con quando scritto da Montanari è questo... in Matrix sono state intervistate persone anziane il cui unico mezzo di info che hanno in merito è la TV di Fazio con Veronesi o l'opuscolo Hera che ti arriva a casa. Cosa possono sapere di nanopolveri? Di riciclo? Di soluzioni a freddo? È stato ridicolo trasmettere quell'intervista, sarebbe come parlare di energia nucleare con un bambino... Non a caso l'unico contrario era un giovane, anche se decisamente impacciato (strano no?!?).
Vorrei vedere quanti di quelli che riceveranno l'opuscolo sopra citato sanno dei pericoli non menzionati, delle malattie che ne possono scaturire, dei soldi buttati al vento e come faranno gli inceneritori a risolvere il problema dell'effetto serra (questa poi è clamorosa...).
Trovo divertente la fierezza meneghina della signora che specifica all'intervistatrice l'importanza di bruciare solo i loro di rifiuti e non quelli degli altri, come se fosse meglio ammalarsi di tumore da spazzatura milanese piuttosto che di altra provenienza.
Per il resto se fossi Montanari non mi preoccuperei più di tanto di zuzzurro e gasparino, la loro solita figura da cafoni ignoranti l'hanno fatta come al solito. Chi stima queste persone non voterà mai questa lista civica, è troppo idiota per capire, quindi perché occuparsene...
Quello che volevo sottolineare è però il clima aggressivo e diffamatorio in cui è stata svolta l'intervista, degna degli ultimi giorni di campagna elettorale... avrebbero potuto fare la loro trionfale figura anche in altro modo grazie all'appoggio del valletto mitraglietta, ma dal loro comportamento e dalla congiuzione astrale di opuscoli, scienziati del CEPU che vorrebbero un inceneritore per ogni casa, dal prodigarsi delle trasmissione serve che dedicano puntate all'argomento ecc. si evince che ci troviamo davanti al bivio proprio in questo momento...

9 maggio 2008 alle ore 15:17  
olah ha detto...

Su ogni questione, Gasparri ha l'abitudine di dire: noi abbiamo preso un sacco di voti, e voi? Ha vinto le elezioni e ride. Chissà se glielo diranno che stanno perdendo voti ad ogni elezione...

L'idea diffusa che chi ha vinto le elezioni abbia conquistato consensi in realtà è una favola, se si contano i voti.

Infatti con le ultime elezioni, alla Camera, il PDL ha perso circa 700 mila voti. Rispetto al 2001 la perdita è di circa 1.700.000.

Anche il PD non se la passa tanto bene.

I dati sono disponibili nel sito del viminale http://politiche.interno.it/ind_poli.htm e http://elezionistorico.interno.it/.

La storia del nuovo bipartitismo è un inganno. Il fatto che PDL e PD abbiano entrambi perso voti, nonostante una campagna martellante su giornali e televisioni esclusivamente a loro favore, è il segnale che la gente sta lentamente prendendo le distanze dai partiti più grandi.

Se il governo in carica dovesse trovarsi in difficoltà ed imporre sacrifici indigesti, si potrebbe verificare una brusca accellerazione della perdita di consensi, con esito potenzialmente catastrofico.

Il PDL, infatti, è un gigante con le gambe d'argilla, data la sua dipendenza dalle TV. E' sufficiente una perdita di credibilità del suo proprietario e delle sue televisioni, associata ad una crisi economica di un certo peso, per disintegrare l'intero apparato. Prima o poi succederà, ma chi riempirà il vuoto?

10 maggio 2008 alle ore 14:29  
Alfiere ha detto...

Qui la lettera aperta a Mentana...

aderisci anche tu!

http://latavernadiatlante.blogspot.com/2008/05/chi-non-fa-nulla-per-impedire.html

12 maggio 2008 alle ore 12:11  

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