Il Partito del Cemento
15 lug 2008
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Undici milioni di metri cubi di nuove costruzioni (tre milioni in più di quanto previsto dal piano regolatore), Bari sta per essere ricoperta da una colata di cemento di grosse dimensioni. Con un paradosso: mentre il mattone cresce ovunque, la popolazione cala.
Sullo sfondo un partito trasversale che va dal centrosinistra al centrodestra unito dall’amore per il cemento pronto a dare il via a 32mila nuovi alloggi e a nuovi ghetti, in aree edificabili previste dal piano regolatore Quaroni del 1976 che prevedeva un aumento della popolazione residente fino a 650.000 abitanti, aumento che ovviamente non c’è mai stato, Piano che tra l’altro non pone la giusta attenzione al paesaggio ( allora non c'era interesse nè per le questioni ambientali che per quelle culturali), in quanto precedente alla legge nazionale Galasso, si rischia dunque di assistere ad una cementificazione che non rispetti quei vincoli ambientali ad oggi uniche garanzie per uno sviluppo sostenibile della Città.
E’ bene considerare che fra i proprietari delle aree beneficiate dal provvedimento, ci saranno l’assessore Simonetta Lorusso e l’ex sindaco Di Cagno Abbrescia, ottime notizie anche per le più grandi società di costruzioni della città: Matarrese, De Santis, De Fazio, Bonerba e De Bartolomeo che nei prossimi anni avranno di che mangiare.
Dai bonus per le biciclette la giunta Emiliano è passata in pochi giorni ad una delle più grandi opere di cementificazione che si ricordi, un patto scellerato fatto a danno dei baresi e del territorio che può e deve essere fermato prima che tutto si pregiudichi.
Per il Bene Comune Puglia
Rete per la Legalità e i Diritti Negati
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