Silenzio...stampa

14 lug 2008

Accadono cose gravissime ma...su tutte vige il SILENZIO STAMPA.

Così non si muove foglia se in Italia viene soppresso l'Alto Commissario anti corruzione (come se in Italia non ce ne fosse bisogno?!), e nulla trapela dell'incendio dell'impianto di San Vittore.

PBC grida la necessità di essere informati!

Ecco le notizie tratte da Il Messaggero

"FROSINONE (12 luglio) - Un grosso incendio è divampato all'interno del termovalorizzatore di San Vittore nel Lazio, in provincia di Frosinone. Le fiamme hanno avvolto la struttura poco dopo le 17. I vigili del fuoco del Comando provinciale di Frosinone sono intervenuti subito dopo aver ricevuto numerose segnalazioni dagli automobilisti che si trovano in transito sull'autostrada Roma-Napoli. A prendere fuoco è stato un nastro trasportatore di gomma, utilizzato per la movimentazione dei colli. L'impianto antincendio, all'interno della struttura, che brucia combustibile da rifiuti, ha funzionato bene: un'ora dopo le squadre dei vigili del fuoco di Cassino e di Frosinone avevano già spento le fiamme.

Da una prima ricostruzione potrebbe essere stato un corto circuito ad innescare l'incendio, ma sia i vigili del fuoco che i carabinieri non escudono ipotesi dolose. Il sabato, infatti, all'interno del termocombustore, avviene la manutenzione dei mezzi e non si esclude che qualcuno abbia potuto manomettere il nastro trasportatore, sapendo che si sarebbe incendiato."


PBC ringrazia i cittadini che, come il giovanissimo Pistore, si impegnano per tenere monitorata la situazione!

2 commenti
Gianluca Pistore ha detto...

la stampa locale sta dando spazio alla questione, sta riportando da un lato la societ proprietaria dell'inceneritore che assicura: tutto va bene e da un altro lato l'assessore all'ambiente del comune di Cassino che si sta lamentando e che vorrebbe più chiarezza.

14 luglio 2008 alle ore 21:27  
Anonimo ha detto...

Segnalo che gli aggiornamenti sulla vicenda dell'incendio all'inceneritore di San Vittore possono essere seguiti sul blog di Gianluca Pistore, a questo indirizzo.

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La soppressione dell'Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella pubblica amministrazione ha destato preoccupazione in ambito internazionale.
Il G.R.E.C.O. (Group of States against Corruption), tramite una lettera del suo Presidente, esprime serie preoccupazioni per questo decreto legge.

Riporto, dal sito dell'Alto Commissariato, le motivazioni per le quali era stato istituito:

L’Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella pubblica amministrazione ha origine dagli obblighi internazionali dell’Italia derivanti dalla partecipazione ad organizzazioni internazionali quali l’OCSE e l’ONU.

In particolare, l’OCSE aveva raccomandato l’attuazione della legge 3/2003 che ha istituito l’Ufficio dell’Alto Commissario; l’ONU si era fatto promotore di una Convenzione contro la corruzione - firmata a Merida, in Messico, nel dicembre 2003 anche dall’Italia - che prevede l’impegno per i paesi membri a sviluppare una strategia nazionale anticorruzione, anche attraverso l’istituzione di appositi organismi.

14 luglio 2008 alle ore 21:29  

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