Prosegue la Protesta di Nando Rossi
26 feb 2008
ELEZIONI. ROSSI INCATENATO: HO DENUNCIATO SITUAZIONE ALL'OSCE
(DIRE) Roma, 26 feb. - Il senatore del Movimento politico per i cittadini, Fernando Rossi, che da ieri protesta contro il decreto per la raccolta di firme alle elezioni, fa appello all'Osce: "A proposito di liberta', diritti e democrazia... avranno un bel daffare qui. A partire dal decreto contra personam che colpisce solo un parlamentare, che guarda caso in passato e' stato 'messo al bando' per aver espresso la propria opinione disobbedendo alle cosiddetta disciplina di partito, sino ad arrivare ad una vera e propria censura mediatica di un nuovo soggetto che vuole cercare di presentarsi alle prossime elezioni politiche".Osserva Rossi: "Se qualcuno nutriva ancora dubbi su chi era l'obiettivo della casta, ora ha la risposta. L'improvviso divieto di riprendere immagini in tutto il primo piano di palazzo, scattato in coincidenza con la mia protesta, va ben oltre il legittimo sospetto".
ELEZIONI. CALDEROLI SU CASO ROSSI:EPPURE DL E' CAMBIATO PER ALTRI
(DIRE) Roma, 26 feb. - "E' allucinante fare un decreto legge 'ad personam' per decidere chi mettere e chi no. Forse in democrazia dovrebbero valere dei principi un po' diversi". Cosi' Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, a proposito della protesta del senatore Fernando Rossi, incatenato ad una statua del Senato da ieri pomeriggio per protestare contro il decreto sulla raccolta delle firme che non consente, soltanto a lui, di presentare le sue liste "Per il bene comune".E infatti, Calderoli osserva che il decreto e' stato "modificato per Turigliatto, Storace e anche per Baccini". Forse, dice con una battuta, "i rossi oggi richiamano il comunismo e non sono simpatici a nessuno".
ELEZIONI. D'ONOFRIO SU CASO ROSSI: CHIEDERO' MODIFICA DECRETO
(DIRE) Roma, 26 feb. - "Diro' al collega Maffioli che in commissione Affari costituzionali chieda la modifica del decreto sulla raccolta delle firme per le elezioni e faro' lo stesso in aula". Lo dice Francesco D'Onofrio, presidente dei senatori dell'Udc, dopo essersi fermato a conversare con Fernando Rossi, che e' incatenato a una statua nel corridoio adiacente al Transatlantico di Palazzo Madama.Dopo essersi informato sulle ragioni della protesta di Rossi (che va avanti da ieri pomeriggio) e aver saputo che e' stato impedito agli operatori di riprenderlo, D'Onofrio aggiunge che "ora chiedera' al presidente Marini qual e' il luogo del Senato in cui Rossi puo' essere ripreso".(Vid/ Dire) 10:41 26-02-08
ELEZIONI. ROSSI INCATENATO: SONO DEBOLE E STANCO MA PROSEGUO
CAMBIA STATUA PER ESSERE RIPRESO,MA ACCESSO OFF LIMIT A OPERATORI (DIRE) Roma, 26 feb. - Il senatore Fernando Rossi prosegue la sua protesta contro il decreto sulla raccolta delle firme per presentare le liste alle prossime elezioni. Dopo essersi incatenato ieri alla statua di Garibaldi nel Transatlantico di Palazzo Madama, Rossi ha trascorso la notte, seduto su una sedia dormendo circa 3 ore."Sono un po' debole e stanco", dice questa mattina il fondatore del Movimento politico dei cittadini, che prosegue anche nello sciopero della fame anche se dice "che questo e' uno scherzetto perche' ci sono persone che digiunano perche' non hanno i soldi e io non voglio prenderle in giro".Poi protesta perche' "verso le 7.30 mi hanno fatto spostare nel corridoio adiacente alla buvette" (ora si e' incatenato alla statua di Tommaso Tittoni), "con la promessa che qui telecamere e fotografi avrebbero potuto riprendermi e, invece, quando sono arrivati li hanno cacciati via con un'arroganza incredibile.L'ordine e' che non si puo'".E' stanco e arrabbiato il senatore che conferma la sua intenzione "di proseguire a oltranza" la protesta.Ci sono molti senatori oggi a Palazzo Madama dove sono ripresi i lavori delle commissioni e Rossi apprezza il fatto che "molti colleghi passano e mi dicono che ho ragione e che il decreto e' sbagliato. Ora voglio vedere se lo cambiano".
(DIRE) Roma, 26 feb. - Il senatore del Movimento politico per i cittadini, Fernando Rossi, che da ieri protesta contro il decreto per la raccolta di firme alle elezioni, fa appello all'Osce: "A proposito di liberta', diritti e democrazia... avranno un bel daffare qui. A partire dal decreto contra personam che colpisce solo un parlamentare, che guarda caso in passato e' stato 'messo al bando' per aver espresso la propria opinione disobbedendo alle cosiddetta disciplina di partito, sino ad arrivare ad una vera e propria censura mediatica di un nuovo soggetto che vuole cercare di presentarsi alle prossime elezioni politiche".Osserva Rossi: "Se qualcuno nutriva ancora dubbi su chi era l'obiettivo della casta, ora ha la risposta. L'improvviso divieto di riprendere immagini in tutto il primo piano di palazzo, scattato in coincidenza con la mia protesta, va ben oltre il legittimo sospetto".
ELEZIONI. CALDEROLI SU CASO ROSSI:EPPURE DL E' CAMBIATO PER ALTRI
(DIRE) Roma, 26 feb. - "E' allucinante fare un decreto legge 'ad personam' per decidere chi mettere e chi no. Forse in democrazia dovrebbero valere dei principi un po' diversi". Cosi' Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, a proposito della protesta del senatore Fernando Rossi, incatenato ad una statua del Senato da ieri pomeriggio per protestare contro il decreto sulla raccolta delle firme che non consente, soltanto a lui, di presentare le sue liste "Per il bene comune".E infatti, Calderoli osserva che il decreto e' stato "modificato per Turigliatto, Storace e anche per Baccini". Forse, dice con una battuta, "i rossi oggi richiamano il comunismo e non sono simpatici a nessuno".
ELEZIONI. D'ONOFRIO SU CASO ROSSI: CHIEDERO' MODIFICA DECRETO
(DIRE) Roma, 26 feb. - "Diro' al collega Maffioli che in commissione Affari costituzionali chieda la modifica del decreto sulla raccolta delle firme per le elezioni e faro' lo stesso in aula". Lo dice Francesco D'Onofrio, presidente dei senatori dell'Udc, dopo essersi fermato a conversare con Fernando Rossi, che e' incatenato a una statua nel corridoio adiacente al Transatlantico di Palazzo Madama.Dopo essersi informato sulle ragioni della protesta di Rossi (che va avanti da ieri pomeriggio) e aver saputo che e' stato impedito agli operatori di riprenderlo, D'Onofrio aggiunge che "ora chiedera' al presidente Marini qual e' il luogo del Senato in cui Rossi puo' essere ripreso".(Vid/ Dire) 10:41 26-02-08
ELEZIONI. ROSSI INCATENATO: SONO DEBOLE E STANCO MA PROSEGUO
CAMBIA STATUA PER ESSERE RIPRESO,MA ACCESSO OFF LIMIT A OPERATORI (DIRE) Roma, 26 feb. - Il senatore Fernando Rossi prosegue la sua protesta contro il decreto sulla raccolta delle firme per presentare le liste alle prossime elezioni. Dopo essersi incatenato ieri alla statua di Garibaldi nel Transatlantico di Palazzo Madama, Rossi ha trascorso la notte, seduto su una sedia dormendo circa 3 ore."Sono un po' debole e stanco", dice questa mattina il fondatore del Movimento politico dei cittadini, che prosegue anche nello sciopero della fame anche se dice "che questo e' uno scherzetto perche' ci sono persone che digiunano perche' non hanno i soldi e io non voglio prenderle in giro".Poi protesta perche' "verso le 7.30 mi hanno fatto spostare nel corridoio adiacente alla buvette" (ora si e' incatenato alla statua di Tommaso Tittoni), "con la promessa che qui telecamere e fotografi avrebbero potuto riprendermi e, invece, quando sono arrivati li hanno cacciati via con un'arroganza incredibile.L'ordine e' che non si puo'".E' stanco e arrabbiato il senatore che conferma la sua intenzione "di proseguire a oltranza" la protesta.Ci sono molti senatori oggi a Palazzo Madama dove sono ripresi i lavori delle commissioni e Rossi apprezza il fatto che "molti colleghi passano e mi dicono che ho ragione e che il decreto e' sbagliato. Ora voglio vedere se lo cambiano".
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